Avanguardie Educative

 

Avanguardie Educative è un movimento di innovazione che porta a sistema le esperienze più significative di trasformazione del modello organizzativo e didattico della scuola. Un movimento aperto alla partecipazione di tutte le scuole italiane che lavorano ogni giorno per trasformare il modello tayloristico di una scuola non più adeguata alla nuova generazione di studenti digitali e disallineata dalla società della conoscenza.

Il movimento intende utilizzare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per cambiare gli ambienti di apprendimento e offrire e alimentare una «galleria delle Idee» che nasce dall’esperienza delle scuole, ognuna delle quali rappresenta la tessera di un mosaico che mira a rivoluzionare l’organizzazione della didattica, del tempo e dello spazio del «fare scuola».

Il movimento Avanguardie educative è nato dall’iniziativa congiunta di Indire (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), che fin dall’anno della sua nascita – il 1925 – si è occupato di innovazione educativa, e di un primo gruppo di scuole che hanno sperimentato una o più delle Idee alla base dello stesso movimento.

 

Il nostro Istituto collabora con INDIRE in due gruppi di innovazione educativa:

1) FLIPPED CLASSROOM (LA CLASSE CAPOVOLTA)

L’idea-base della «flipped classroom» è che la lezione diventa compito a casa mentre il tempo in classe è usato per attività collaborative, esperienze, dibattiti e laboratori. In questo contesto, il docente non assume il ruolo di attore protagonista, diventa piuttosto una sorta di “mentor”, il regista dell’azione pedagogica.

Nel tempo a casa viene fatto largo uso di video e altre risorse e-learning come contenuti da studiare, mentre in classe gli studenti sperimentano, collaborano, svolgono attività laboratoriali.

A tutti gli effetti il «flipping» non è tanto un approccio pedagogico, quanto una filosofia da usare in modo fluido e flessibile, a prescindere dalla disciplina o dal tipo di classe.

È importante che il tempo ‘guadagnato’ in classe grazie al flipping venga usato in maniera ottimale e che le risorse utilizzate dallo studente nel tempo a  casa  siano  di  qualità  elevata,  oltre  ad  essere  calibrate  sul  livello  di  conoscenza fino a quel momento raggiunto dal giovane. Una libreria di contenuti integrata con video online vagliati in base a qualità e accessibilità è il miglior punto di partenza per ottenere un buon risultato finale.

PERCHÈ CAMBIARE

Per permettere una radicale trasformazione di attività, relazioni e aspettative “capovolgendo” i due elementi cardine dell’esperienza educativa: il tempo a scuola e il tempo a casa.

Per consentire il miglioramento delle interazioni educative in classe, ottimizzando di conseguenza il tempo a scuola.

Per ottimizzare il rapporto docente/studente: più tempo da dedicare a quegli studenti che necessitano di maggior supporto.

Per sviluppare e rafforzare l’apprendimento tra pari e l’apprendimento autonomo

2) DEBATE (ARGOMENTARE E DIBATTERE) 

Il «debate» è una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali («life  skill»),  che  smonta  alcuni  paradigmi  tradizionali  e  favorisce  il  cooperative learning e la peer education non solo tra studenti, ma anche tra docenti e tra docenti e studenti.
Disciplina curricolare nel mondo anglosassone, il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono un’affermazione o un argomento dato dall’insegnante, ponendosi in un campo (pro) o nell’altro (contro). L’argomento individuato è tra quelli raramente affrontati nell’attività didattica tradizionale (un argomento non convenzionale, convincente, ad es. «La condizione di genere oggi in Italia»).
Dal  tema  scelto  prende  il  via  un  vero  e  proprio  dibattito,  una  discussione  formale, non libera, dettata da regole e tempi precisi, per preparare la quale sono necessari esercizi di documentazione ed elaborazione critica; il debate permette agli studenti di imparare a cercare e selezionare le fonti, sviluppare competenze comunicative, ad autovalutarsi, a migliorare la propria consapevolezza culturale e, non ultimo, l’autostima.
Il debate allena la mente a considerare posizioni diverse dalle proprie e a non fossilizzarsi su personali opinioni, sviluppa il pensiero critico, allarga i propri orizzonti e arricchisce il personale bagaglio di competenze. Acquisire «life skill» da giovani permetterà una volta adulti di esercitare consapevolmente un ruolo attivo in ogni processo decisionale.
Al termine del confronto l’insegnante valuta la prestazione delle squadre assegnando un voto che misura le competenze raggiunte. Nelle gare di debate, per gli obiettivi che la metodologia si prefigge, non è consentito alcun ausilio di tipo tecnologico.

PERCHÈ CAMBIARE

Per superare la logica dello studio inteso come mero apprendimento mnemonico di testi scritti.

Per favorire l’approccio dialettico.

Per favorire la pratica di un uso critico del pensiero.

Per contestualizzare i contenuti della formazione alla società civile.

Per favorire l’integrazione degli strumenti digitali con quelli tradizionali.

Per sperimentare metodologie innovative di rappresentazione della conoscenza.

Per favorire il lavoro in gruppo.

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